di Slawomir Mrozek
con Edoardo Ciufoletti, Alessio Rizzitiello, Francesco Rossini, Andrea Iarlori, Giuliano Esperati
musiche Federico De Antoni
scene Erika Cellini
regia Andrea Pergolari
durata: 45’
Tre uomini in frack. Tre uomini su una zattera. Tre naufraghi in alto mare. Tre uomini alla deriva nell’oceano. Pazienti, nonostante la loro disagiata condizione. Finché i viveri non finiscono, ed è necessario scegliere chi dovrà sacrificarsi per sfamare gli altri due. Si innesca una spirale sempre più serrata di stratagemmi, di raggiri, di espedienti attraverso cui ognuno tenta di salvare la pelle a danno dell’altro; una gara al massacro devastante e grottesca, risolta dagli interventi stranianti di un postino ed un servitore inattesi.
Tratto dall’atto unico del polacco Mrozek, scritto nel 1961, è una parabola disperatamente sarcastica della catastrofica condizione umana e delle sue leggi paradossali, svelate attraverso una progressione grottesca che si innalza fino alle vette dell’assurdo.
NOTE DI REGIA
Il lavoro di regia segue molte delle indicazioni suggerite dal testo di Mrozek.
Per ottenere l’effetto sarcastico disperante si lavora su due diversi livelli: la recitazione degli attori e la partitura musicale.
Mentre la prima è tenuta, in sottrazione, su un piano di assoluto realismo; la partitura musicale, originale, prevede un contrappunto emotivo con il testo e la recitazione, ricercando esiti dadaisti.
L’illuminazione diffusa e la scenografia stilizzata concorreranno alla costruzione di una scena claustrofobica che tolga scampo alle evoluzioni dei personaggi e li sottoponga ad una tensione continua che farà emergere i lati oscuri ed animaleschi nascosti dietro la rispettabilità delle loro funzioni sociali.
Cucina alternativa è una parabola senza tempo che chiede di essere dolcemente assecondata nella sua misteriosa progressione narrativa e nel suo tema esistenziale: l’inesorabile istinto di sopravvivenza dell’uomo che qui viene messo in scena con uno spirito disagevole e raccapricciante per quanto può essere condiviso.