di: Andrea Pergolari
con: Gioia Montanari
musiche: Tony Neiman
Città del Messico, inizio Novecento: sono gli anni di Pancho Villa e Fernando Madero, del generale Huerta e di Emiliano Zapata, gli anni della rivoluzione e della restaurazione, la nascita dell’evo moderno per il Messico. Sono anche anni di grande temperie culturale ed artistica: di pittori, fotografi, modelle, di Tina Modotti Diego Rivera ed Edward Weston. Si dice che in quel tempo, a Città del Messico, ci fossero le donne più belle del mondo.
Tra queste Carmen Mondragon, la figlia del generale Mondragon, nota al mondo come Nahui Olin, in azteco “quarto movimento”: ovverossia il moto perpetuo, l’energia che dà la vita. Pittrice, modella, poetessa: una forza della natura dagli occhi verdi e dal corpo flessuoso.
Una donna divorata dalla passione, raccontata da Gioia Montanari attraverso un monologo diviso in quattro movimenti, come in un componimento musicale: ad ogni movimento corrisponde un amore. Ad ogni amore, una storia di distruzione e di follia.
Perché Nahui Olin infiamma d’amore assoluto e non lascia spazio attorno a sé.